Istituto di studi politici di Parigi

Istituto di studi politici di Parigi

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Vai a: navigazione, ricerca

L’Istituto di studi politici di Parigi (in francese: Institut d’études politiques de Paris), conosciuto come Sciences Po, è un’università parigina altamente selettiva che fa parte degli Istituti di studi politici (Instituts d’études politiques). È l’erede della “Libera scuola di scienze politiche”, fondata nel 1872 e riorganizzata nel 1945.

Ha sede in un complesso di edifici settecenteschi e ottocenteschi nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés nel centro storico di Parigi.

È l’istituzione storica per la formazione dell’élite politica ed amministrativa francese ed ha formato quattro presidenti della quinta Repubblica Francese (Francois Mitterrand, Jacques Chirac, Georges Pompidou e François Hollande (Nicolas Sarkozy vi ha studiato senza ottenere il diploma) ed undici primi ministri (tra gli altri Lionel Jospin, Dominique de Villepin, Laurent Fabius e Alain Juppé) nonché numerosi capi di stato esteri (tra gli altri Ranieri III di Monaco), personalità politiche (tutti i segretari del Partito Socialista Francese dalla rifondazione di Epinay compreso François Hollande), e diplomatici.

Malgrado gli sforzi di apertura intrapresi dal 2000, accoglie soprattutto figli delle classi agiate a ed è stata più volte criticata per lo spirito di casta che, secondo i suoi critici, contraddistinguerebbe i suoi allievi.

Indice

 [nascondi

Cenni storici[modifica | modifica sorgente]

La “Libera scuola di scienze politiche” (École libre des sciences politiques, acronimo ELSP), fondata nel 1872, venne riorganizzata nel 1945 dando origine a:

  • “Fondazione nazionale di scienze politiche” (Fondation nationale des sciences politiques, acronimo FNSP), fondazione di diritto privato responsabile della gestione e dei centri di ricerca,
  • “Istituto di studi politici di Parigi” (Institut d’études politiques de Paris, acronimo IEP), istituto universitario di diritto pubblico.

L’istituzione fu fondata nel febbraio 1872 su iniziativa di Emile Boutmy da un gruppo di imprenditori, intellettuali e politici francesi legati al mondo della borghesia protestante tra cui Hippolyte Taine, Ernest Renan, Albert Sorel, Paul Leroy Beaulieu e François Guizot. In seguito alla sconfitta subita dalla Francia nella guerra franco-prussiana nel 1870 alle dimissioni di Napoleone III e all’episodio della Comune di Parigi, ebbe l’obiettivo formare le classi dirigenti destinate a guidare la neonata III Repubblica.

Sviluppò un programma didattico pragmatico di ispirazione umanista: il corpo docente accoglieva sia accademici a tempo pieno, sia ministri, alti funzionari e imprenditori. L’offerta accademica proponeva inoltre discipline innovative tra cui le relazioni internazionali, il diritto internazionale, l’economia politica e il diritto comparato. Nell’agosto 1894, la British Association for the Advancement of Science proponse di ispirarsi all’École francese per istiutire una scuola con obiettivi simili nel Regno Unito. Sidney e Beatrice Webb si ispirarono in seguito all’esperienza francese al momento della fondazione della London School of Economics and Political Science nel 1895.[1]

Nel 1945 la “Libera scuola di scienze politiche” venne riorganizzata con la creazione di due nuove istituzioni[2][3]: la Fondation nationale des sciences politiques (FNSP, “Fondazione nazionale di scienze politiche”) e l’Institut d’études politiques de Paris (IEP Paris, “Istituto di studi politici di Parigi”). Le due istituzioni furono incaricate dal governo De Gaulle di promuovere “il progresso e la diffusione, dentro e fuori dalla Francia, delle scienze politiche, economiche e sociali”.[4]

L’abbreviazione Sciences Po continuò a designare il sistema costituito dalle due entità[5]: infatti il legislatore francese attribuì alla Fondazione la gestione dell’Istituto parigino che ereditò il prestigio e la tradizione della Libera scuola. Gli altri istituti di studi politici sorti in Francia nel dopoguerra si ispirano anch’essi alla metodologia didattica sviluppata dalla scuola parigina. Nei decenni del dopoguerra l’istituto parigino si è distinto come università di origine di un’altissima percentuale (in media il 90%) degli allievi ammessi alla prestigiosa École nationale d’administration (Scuola nazionale di amministrazione, ENA), che attualmente ha sede a Strasburgo.

La Fondazione intensificò in seguito le sue attività di ricerca scientifica sviluppando le proprie pubblicazioni scientifiche e la propria casa editrice grazie al contributo del Rockefeller Center, della Fondazione Ford e del Carnegie Endowment for Peace.[4]

Riforme recenti[modifica | modifica sorgente]

In tempi recenti Sciences Po, diretta dal 1997 da Richard Descoings, ha riformato radicalmente la propria offerta didattica per rispondere alle sfide dell’integrazione europea e della mondializzazione. Il ciclo triennale prevede un soggiorno obbligatorio all’estero di un anno e offre un programma plurilingue, con un’attenzione particolare al francese e all’inglese. Sono stati inoltre attivati sei corsi triennali a indirizzo internazionale ospitati in altrettante sedi distaccate dell’istituto:

L’istituto ha inoltre profondamente riformato le proprie procedure d’ammissione. Tradizionalmente Sciences Po reclutava i propri studenti attraverso un esame d’ammissione scritto particolarmente selettivo. Di fatto, gli studenti ammessi provenivano generalmente dai migliori licei del paese o da altre grandes écoles e quindi dalle classi sociali più agiate. Dal settembre 2002, il consiglio direttivo ha introdotto una procedura d’ammissione riservata agli studenti provenienti da licei situati nelle periferie più degradate, classificati come “zona di educazione prioritaria” dal ministero della Pubblica istruzione. Si tratta del primo esperimento di affirmative action in Francia. Oggi, in seguito all’impatto mediatico della decisione di Sciences Po, altre scuole di élite hanno attivato procedure riservate a candidati provenienti da classi sociali svantaggiate.

Didattica[modifica | modifica sorgente]

Metodo di insegnamento[modifica | modifica sorgente]

L’offerta didattica di Sciences Po’ copre un’ampia gamma di scienze sociali, fra cui l’economia, la finanza, il management, la storia contemporanea, la geografia, il diritto costituzionale, amministrativo ed economico, la filosofia, la sociologia e le relazioni internazionali. Mentre il ciclo triennale iniziale ha una profonda vocazione interdisciplinare, il ciclo biennale conclusivo implica la scelta di una disciplina da approfondire e permette di accedere ad un master (laurea specialistica) conforme agli standard europei.

Il sistema didattico di Sciences Po accorda una particolare importanza allo sviluppo delle capacità di sintesi e di astrazione. La valutazione degli studenti si fonda essenzialmente sui contributi alle conferenze metodologiche che accompagnano i corsi, a cui partecipano una ventina di studenti sottoposti ad obbligo di frequenza. Le prove più tradizionali sono la presentazione orale in dieci minuti, la preparazione di schede tecniche e la nota di sintesi scritta in quattro ore. I lavori devono essere presentati rispettando alcune caratteristiche formali precise, a cui viene accordata una particolare importanza.

Politiche linguistiche[modifica | modifica sorgente]

Le lingue straniere sono al centro del programma educativo di Sciences Po tanto quanto le scienze sociali. La conoscenza di due lingue straniere -oltre il francese- è indispensabile per l’ottenimento del diploma e numerosi corsi sono impartiti in inglese, tedesco, spagnolo e portoghese.

L’ammissione a tutti i programmi implica un’ottima conoscenza della lingua francese. Per accedere ai programmi impartiti -oltre che in francese- in inglese e/o tedesco e/o spagnolo è indispensabile dimostrare un’ottima padronanza della/e lingua/e d’insegnamento.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *